lunedì 7 giugno 2010

Val di Mello




Periodo consigliato
giugno - ottobre
Partenza San Martino (923 m)
Difficoltà T fino a Rasica, poi E
Dislivello Salita 220 m da San Martino a Rasica; 600 m circa fino ad Alpe Pioda
Tempo di Salita 1 - 1,30 ore da San Martino a Rasica - 2 - 2,30 ore fino ad Alpe Pioda

Lo snodarsi pianeggiante della Val di Mello tra chiare pareti di granito, torrenti dalle acque cristlline e faggi secolati è talmente celebrato che non ci dilungheremmo ... Se non ci siete mai stati l'effetto sarà superiore alle aspettative suscitate da qualsiasi lettura!

Così inizia la descrizione dell'escursione tratto dal libro "Val Masino - Le più belle escursioni" scritto da Vannuccini Mario, edizione Lyasis.


Ho conosciuto la Val di Mello e la Val Masino solo pochi anni fa grazie a mia cognata che ha radici nel paesino di Cevo.
Io mi affeziono ai luoghi e quelli che più mi hanno emozionato li ricerco e li esploro a fondo se posso.
La Val di Mello è magica, è una valle che richiama alla mente le immagini delle fiabe. Perchè sono abbastanza vecchia per aver letto fiabe da piccola ... forse qualcuno ricorda "La Regina delle Nevi" di Andersen.
Comunque la Val di Mello è così, accessibile ma al tempo stesso misteriosa, romantica e aggressiva. Ho sempre pensato che ogni valle, ogni passo, ogni cima abbia un suo fascino unico.
Andare in Val di Mello vuol dire passeggiare in una natura incontaminata nonostante l'incredibile accessibilità dell'uomo.

L'occasione della pausa infrasettimanale della festa del 2 giugno è perfetta per questa escursione. Arrivo relativamente presto con la speranza di non imbattermi nella folla dei turisti che qui trovano un piccolo angolo di paradiso a pochi metri dal parcheggio.
Dopo aver fatto innumerevoli foto, essere arrivata fin dopo Rasica ... e un pò più su .... si è fatta l'ora di pranzo .. non so esattamente che ora sia ma lo stomaco brontola, quindi l'ora è giunta.
Decido di fare uno strappo alla regola e decido di mettere le gambe sotto al tavolo di uno dei diversi rifugi della valle. Sono le 14.00 e aspetto paziente che qualcuno mi serva l'agognato piatto di pizzoccheri. Si è alzato un vento freddo da nord, la giornata è variabile ma non voglio entrare nel rifugio per mangiare, il pile è tornato utile. I ragazzi del rifugio vanno di corsa con piatti fumanti di salamelle, costine e pizzoccheri e pane e vino, di corsa ma con il sorriso sulle labbra contenti di avere i turisti tra i piedi.
L'odore della montagna è avvolgente. Il profumo della resina dei pini, della legna scoppiettante delle braci, del sottobosco e delle felci .. del muschio umido.

Quando esce un pò di sole si sta meglio ... e aspetto il mio piatto mentre la brocca con il vino della casa cala visibilmente ... osservo le persone che vengono a pranzo ... guardo il cielo carico di nuvole e sprazzi di azzurro intenso ...

I miei pizzoccheri sono arrivati, il ragazzo che me li porge si scusa per il ritardo e io lo guardo .. invidiandolo un pò. Lascio i miei appunti e rendo giustizia anche al mio stomaco oltre che alla vista e all'olfatto.

Lascio la parte tecnica a chi è decisamente più bravo di me:

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